Blog di discussione su enogastronomia per chi, come la Confraternita delle Franche Forchette, è sempre alla ricerca della sublimazione della tavola in tutte le sue declinazioni: cucina, vino e sala.



domenica 12 maggio 2019

Agape di Aprile: Ristorante Uliassi, Senigallia (AN)








 Agape di Aprile: fuori di testa...


Fuori di testa è l'agnello di questo piatto, incontrato lungo l'emozionante viaggio che Mauro Uliassi ci ha proposto attingendo a piene mani dai piatti del Lab 2019.
Fuori di testa siamo anche noi, una volta arrivati al termine di un percorso che fonde ed alterna con magistrale sapienza, sensazioni ed elementi di terra e di mare.
La bravura di Mauro Uliassi è giustamente ed ampiamente celebrata dalle migliori penne dell'enogastronomia che periodicamente ne tessono le lodi, specialmente ora che con l'assegnazione della terza stella è salito sul gradino più alto del podio, quello sul quale solo pochi eletti possono erigersi.
Limitiamoci quindi noi, umili appassionati, a raccontare quello che che è stato uno dei migliori pranzi fatti qui, sulla banchina di Levante 6, a Senigallia.

Tutte le volte lo diciamo, però non siamo ancora riusciti a farlo: la prossima volta, del Wafer alla nocciola e foie gras, ne vorremmo 10 a testa, in pratica una confezione di Manner...







Dopo il consueto e graditissimo benvenuto ed il servizio di pani di livello assoluto, cominciamo il viaggio con il Blanc de blancs Grand Cru di Bruno Paillard: bellissima bottiglia, acidità e sapidità gessosa che spinge in bocca, frutta tropicale al naso.



In abbinamento, direttamente dal Lab 2019, Canocchia marinata, semi di frutto della passione e olio di pepe rosa.


Canocchia marinata, semi di frutto della passione e olio di pepe rosa.


Dopo questo ottimo inizio, ecco la prima sorpresa: se io, umile contadino, mi ritrovassi tra le mani un'ostrica freschissima come la preparerei ?? 
A questa domanda, che si pone Mauro Uliassi, la sua risposta è semplice ma geniale: scottata e condita con il grasso del prosciutto! Così nasce l'ostrica alla contadina, essenza della cucina di Mauro Uliassi, affacciata sul mare ma con lunghe e profonde radici che affondano nell'umile tradizione culinaria dell'entroterra marchigiano. La foto manca, colpa mia che l'ho mangiata prima di fotografarla...
Sempre continuando con lo Champagne di Paillard arriviamo al Pancotto di mandorle, amaretto e riccio di mare.

Pancotto di mandorle, amaretto e riccio di mare.

Cambio di vino sul prossimo piatto: ad un'ottima corona di rombo e salsa tzatziki all'arancia abbiniamo l'Etna bianco di Tenute delle terre nere Calderara Sottana 2015.

Corona di rombo e salsa tzatziki all'arancia


E ancora si ripropone, irruente, l'irresistibile connubio tra terra e mare: un osso buco con la tradizionale gremolada, ricoperto di trippe di baccalà e semi di sedano. Il mare dentro.
Piatto emozionante, che sul mio personalissimo cartellino sale sul podio del migliore nel 2019. Per noi tutti, piatto da gamella. 


Il mare dentro

Primavera periodo di spugnole (o Morchelle): Mauro le prepara con salsa di vino bianco e mango.

Morchelle, salsa di vino bianco agli agrumi e mango

Dopo questo piatto abbandoniamo il delizioso Etna bianco per un grande classico del territorio: su una fantastica pasta al lardo di polpo, stappiamo il Podium 2014 di Garofoli, storico verdicchio dei castelli di Jesi.

Pasta al lardo di polpo

Ancora il Podium sul piatto successivo: Gobbetti, prezzemolo, cicoria e lumache.

Gobbetti, prezzemolo, cicoria e lumache

Dopo questi due piatti di pasta, il nostro menù prevede la lepre in salmì, abbinata egregiamente al Pinot nero 2015 di Gottardi.

Lepre in salmì

In realtà dopo questo buonissimo piatto ci arriva un'altra sorpresa. La tradizione vuole che, una volta cotto l'agnello alla brace, il pezzo più conteso dagli uomini fosse la testa, che veniva spolpata in tutte le sue componenti. Nasce così l'agnello fuori di testa, piatto appena escogitato da Mauro che ce lo ha fatto assaggiare in anteprima: Occhio, cervello, guancia e lingua. Da fuori di testa!!

Agnello fuori di testa

Dopo questa lunga carrellata di emozioni ci saremmo aspettati il dessert finale, ed invece, dalla cucina, un'ulteriore sorpresa: abbinati al Maximo 2016 di Umani Ronchi ne arrivano tre!!

Gelato al fiordilatte e meringa ai frutti rossi

Bavarese alla vaniglia, gelato al rosmarino e succo di morlacco

Soufflè di cioccolato al Lagavulin

La manina che centellina il Lagavulin sul soufflè è proprio quella di Mauro...



Infine la deliziosa piccola pasticceria che conclude questo coinvolgente ed emozionante viaggio.

Gran Clangor ovviamente attribuito all'unanimità. 
Ormai a Mauro Uliassi il GranClangor risulterà una semplice formalità, dal momento che è l'unico cuoco ad aver sempre ricevuto questo riconoscimento tutte le volte ci siamo seduti al suo tavolo. Ormai saranno già una decina, dal momento che nel 2012, per l'Agape del quarantennale, era già il primo nella nostra personalissima classifica con 4 gran Clangor ricevuti. Ed il pellegrinaggio annuale a Senigallia da allora credo non sia mai saltato...
Del resto, quale altro cuoco può esibire sui sanitari del bagno una palese citazione alla Confraternita!!

Mauro Uliassi... Uno di noi





Ristorante Uliassi
Banchina di Levante 6, 
60019   Senigallia (AN)












































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