Blog di discussione su enogastronomia per chi, come la Confraternita delle Franche Forchette, è sempre alla ricerca della sublimazione della tavola in tutte le sue declinazioni: cucina, vino e sala.



lunedì 17 aprile 2017

Agape di Marzo: Ristorante Il grano di Pepe, Ravarino (MO)




Agape di Marzo: ritorniamo da Rino Duca, e questa volta con le Signore...

Dopo nemmeno un anno dalla precedente esperienza che si concluse con un meritatissimo Gran Clangor (Qui) , torniamo nell'accogliente ristorante di Ravarino in compagnia delle signore, per celebrare un'Agape Gentile eccezionalmente imbandita nel mese di Marzo anzichè in Febbraio come da consueta tradizione.
Della precedente esperienza ci rimase il ricordo dell'anima siciliana che si percepiva in molti piatti, anima plasmata con le esperienze e con i prodotti di questo territorio. Ancora una volta abbiamo viaggiato senza alzarci dal tavolo, cominciando da una passeggiata tra i banchi della Vucciria addentando Pane e Panelle

Pane e Panelle (foto di repertorio)

Il vino d'apertura è un vino semplice, di quelli che si possono bere nel bicchiere di carta passeggiando tra i banchi del mercato in una tiepida mattina primaverile, l'ortrugo Lubigo di Croci, piacevolissimo nella sua semplicità.
Continuiamo a viaggiare nei porti del mediterraneo con un piatto originario della cucina Catalana, che con la dominazione spagnola contaminò le cucine di Sicilia e Sardegna, la Catalana di seppia. Seppia però, non aragosta o astice, tradizionalmente riservate alle tavole dei signori.

Catalana di seppia

Il Grillo Verde 2015, di Dos Tierras Badalucco, blend di Grillo e Verdejo con una macerazione di circa una settimana sulle bucce, è un vino dalla forte contaminazione spagnola, con un 50% di maternità iberica sia per quanto riguarda la proprietà dell'azienda sia nella composizione dell'uvaggio. Buonissimo nella sua irruente sapidità ed entusiasmante nell'abbinamento con la catalana di seppia.


Ci sono gli agrumi e c'è la nobiltà del gambero rosso crudo nel prossimo piatto, un piatto di crudo che ci è piaciuto moltissimo: Gambero e agrumi. In abbinamento sempre il Grrillo Verde 2015.

Gambero e agrumi

La freschezza è dominante nel prossimo piatto, un piatto che, seppur leggermente diverso, inserimmo in menu anche lo scorso anno; un piatto che momentaneamente abbandona la sicilia per evocare ricordi di esperienze passate nella cucina di Enrico Crippa; un piatto che, comunque, vorrei mangiare anche la prossima volta.

Minestrone e fiori

Difficile l'abbinamento con questo piatto. Lodevole il tentativo del Maestro d'Anfora di tamponare l'acidità andandola a contrastare con la morbidezza: Alsace Riesling Muenchberg Gran Cru 2013, Domaine Julien Meyer.



Morbidezza alcolica, dato che il residuo zuccherino è stato tirato quasi a zero, tanti agrumi, mela golden matura, ma anche pietra focaia ed idrocarburi in questo grasso Riesling alsaziano. Vino in realtà inserito in menu più per confrontarsi con il piatto successivo: Autunno in Sorbara.

Autunno in Sorbara
Morbidezza e voluttuosità: zucca, parmigiano e funghi riempiono una patata, mentre un grappolo di mosto cotto di lambrusco decora il piatto. E che bello l'abbinamento con il Riesling alsaziano.
Dopo questa divagazione nel territorio ritorniamo a viaggiare nel mediterraneo con la Zuppa di pesce tra Palermo e Marsiglia.



L'anno scorso mangiammo questo piatto con la triglia alla griglia, in questa versione invece, sempre servita asciutta e poi irrorata con una bouillabaisse bollente, ci sono le fette di sgombro crudo che si muovono e si contorcono a causa del calore, che allo stesso tempo scioglie il formaggio piacentinu ennese ed ammorbidisce il crostino. Irrinunciabili le zeste di agrumi candite. Chapeau!!
Che ci abbiniamo? Abbiamo pesce crudo, aromaticità e dolcezza degli agrumi, sapidità e struttura del formaggio... Si rimane in Sicilia, Zibibbo in Pithos 2014 di COS



Piuttosto spiazzante, macerato ed anforato; ad una lieve volatile e accenni di ossidazione, si contrappone un naso esplosivo, con iniziali note erbacee e di the verde che evolvono in mandarino dolce, arancia candita, pesca gialla. in bocca scorre fresco e sapido, praticamente secco, con una chiusura repentina che invoglia al sorso successivo. Impagabile sulla zuppa di pesce.
Manteniamo questo vino anche sul piatto successivo: Tonno al ricordo di Palermo. Ancora rimembranze siciliane con questa portata che il Gran Credenziere ci ripropone dal menu della volta scorsa, seppur modificato nella componente vegetale.


Tonno al ricordo di Palermo

Capita sovente che la golosità del Credenziere, all'atto di comporre il menu, indugi su due dessert: dal momento che sarebbe un vero peccato rinunciare al piacere di uno dei due, capita quindi sovente che nel finale del menu, anche se già piuttosto impegnativo, troviamo due dessert. Come successe sempre qui anche l'anno scorso, abbiamo il suo fantastico Cannolo Siciliano, in versione con sorbetto alla mandorla e cappero al bergamotto.



E, a seguire, quel fantastico dessert che è La cassata è un drappeggio



E l'abbinamento non poteva prescindere dal sole e dalla dolce,ossidativa sapidità del vino che più di tutti rispecchia la storia enologica della Sicilia. Il Marsala. In questo caso Il Vecchio Samperi di Marco de Bartoli.

Piccola pasticceria

Concludiamo questo viaggio virtuale con una piacevole piccola pasticceria, che chiude una lunga Agape, i cui tempi, naturalmente solo per colpa di che ha costruito un menu con numerose portate intervallate da tanti vini diversi, si sono assai dilatati.
Resta invece un punto di riferimento, un faro nella bassa, la cucina emozionale di Rino Duca, che ancora una volta ci ha trasmesso l'anima della Sicilia facendoci viaggiare virtualmente.
A questo proposito un viaggio, questa volta reale, in Sicilia, è già programmato per metà Maggio, dove in pochi giorni cercheremo di sederci sulle migliori tavole ed immergerci nelle migliori produzioni dell'isola. Nel frattempo, subito dopo Pasqua, ci attende una trasferta nel Vicentino, a provare la cucina di un ex giovane emergente, ormai già parecchio affermato.





Osteria Il grano di pepe. Via Roma 178. Ravarino (Modena). Tel. 059 905529