Blog di discussione su enogastronomia per chi, come la Confraternita delle Franche Forchette, è sempre alla ricerca della sublimazione della tavola in tutte le sue declinazioni: cucina, vino e sala.



giovedì 26 maggio 2011

Agape di Maggio, ristorante Le Giare, Montiano (FC)

" Solo un richiamo atletico...." secondo il Confratello Capucci, nonchè Gran Maestro d'Anfora, questo avrebbe dovuto essere il significato della nostra cena: in effetti, dopo l'Agape di Aprile in cui si sono susseguiti due bistellati nella stessa giornata, e in attesa di quella di Giugno dove ritorneremo con sommo gaudio dall'amico Mauro in quel di Senigallia, una sosta in questo ristorante dell'entroterra romagnolo, non stellato, avrebbe appunto dovuto essere una sorta di allenamento defaticante per le nostre papille gustative.
Probabilmente anche il nostro Camerlengo, assente nell'occasione, ha interpretato quest'Agape come un'allenamento, al punto che non ha fatto consegnare a nessuno dei Confratelli presenti i nostri menù, tra l'altro già stampati, e per la prima volta a mia memoria ci apprestiamo ad un Agape senza le nostre preziose informazioni.
Già gli ultimi chilometri di strada però, straodinariamente simili a quelli che da Rimini salgono verso Torriana (Locanda del Povero Diavolo ndr.), cominciano a farci intuire che forse non sarebbe stato solo un richiamo atletico......
La location è spettacolare, il tipo di locale da portarci la persona del cuore o una ragazza su cui fare colpo.....un balcone in acqua e tek che domina la pianura romagnola, con all'orizzonte le luci di S.Marino e una rocca illuminata che sovrasta dall'alto di un colle vicino.
Si comincia su questo splendido terrazzo con un Franciacorta saten di Gatti, poi ci accomodiamo al nostro tavolo per goderci lo spettacolo gastropirotecnico che sarebbe cominciato da lì a poco.
Riesling Schwarzhofberger 2002, di Von Volxem.... mentre ci colmano i calici ci viene servita la prima portata: uovo fritto di Paolo Parisi con erbe amare....che dire...un tuorlo dolce e cremoso (ci sarà un motivo perchè le uova di Paolo ormai siano onnipresenti sulle tavole dei migliori ristoranti...) racchiuso da una panatura appena croccante, bilanciato dal sapore amarognolo delle erbette appena sbollentate su cui viene adagiato....chapeau.
A seguire, sempre abbinato al riesling, la passeggiata in pineta, piatto che evoca i sentori di sottobosco, con (vado a memoria...) spugnole, tartufo estivo, mollica bruciata....in effetti la sensazione complessiva è terrosa, minerale.....a nozze col riesling.
Cambio di marcia, e di vino, con i due piatti seguenti: Pappardelle con spugnole e foie gras e cappellacci di parmigiano fondente al tartufo bianchetto e pernice, entrambi abbinati ad un elegantissimo Passopisciaro 2007, da Nerello Mascalese in purezza coltivato alle falde dell'Etna da Andrea Franchetti (quello della Tenuta di Trinoro....).
Per me piatto della serata il successivo Piccione (maiuscolo perchè se lo merita....): dall'antipasto al secondo passando per il quinto quarto.....finendo con delle deliziose salsiccine di coscie e fegatelli tritati (da mangiarne a metri lineari....); in abbinamento un Carmenère in purezza dalle colline di Brisighella, il Don 2007 di Villa Liverzano, fruttato e polposo, forse un pò troppo morbidone....
Decisamente buono anche il Dessert, una variazione sul pistacchio abbinata ad un Marsala 2002 Martinez, abbinamento regionale ed abbastanza centrato.....
A questo punto una premessa per chi ci legge ed è estraneo agli usi e costumi della Confraternita: quando al termine della cena l'Illustrissimo Simposiarca della serata ritiene che tutte le portate a noi servite e tutti i vini abbinati ad esse, il servizio della sala e le attenzioni a noi dedicate e la piacevolezza complessiva della cena si siano avvicinati alla sublimazione del palato, puo proporre all'attenzione dell'intero consesso, ed in primis al Tetrarca precursore e al Gran Maestro, l'attribuzione del Gran Clangor all'intera Brigata di sala e di cucina che ci ha ospitato in maniera così degna.
In realtà si tratta di un applauso effettuato facendo tintinnare una forchetta su di un cucchiaio, ed è una circostanza che non si verifica di frequente, mediamente non più di 2-3 volte all'anno....e non credo sia mai successo, almeno non negli ultimi 10 anni (ma qui qualche Confratello di lungo corso può correggermi....) in un ristorante non stellato.
Ebbene, all'unanimità tutti i Confratelli presenti all'Agape si trovano d'accordo nell'attribuire allo Chef Omar Casali, al Patron Claudio Amadori e alle brigate di sala e cucina il nostro massimo riconoscimento.....e quello che era cominciato come un richiamo atletico si è rivelata forse la sorpresa dell'anno, in un locale che ha tutte le carte in regola per crescere ed ambire alla meritata stellina.......


Ristorante Le Giare
www.legiare.com
Via al Castello, 368
47020 Montiano (FC)
Tel. 0547 51430







2 commenti:

  1. Andrea.
    Concordo pienamente con il tuo post. il meglio della serata:
    1. Il panorama
    2. le salsicce di Piccione
    3. abbinamento Riesing - passeggiata in pineta
    4. La sig,na del tavolo affianco che ha fatto si che il Tetrarca Precursore Gigi Bazzoli abbia richiesto il posto porgendole le spalle in maniera da non essere troppo distratto... beati noi che l'avevamo di fronte!!!

    Aggiungo anche l'indirizzo:

    Le Giare
    Via al Castello, 368
    47020 Montiano Forlì-Cesena
    0547 51430
    www.legiare.com

    RispondiElimina
  2. Dimenticavo la giusta punizione a cui sarà sottoposto il Camerlengo per una mancanza di inedita memoria fraterna (a Franz Liebe non sarebbe mai successo):
    "la consegna in Agape del menù non pervenuto con le relative scuse ad ognuno dei Confratelli presenti a Montiano."
    Ciò potrà avvenire alle Agapi presenziate dal Camerlengo, dove però sarà passibile di guidrigildo lieve per ogni minimo errore nella consegna. Il gesto riparatore va fatto una sola volta e solo ed esclusivamente a chi ha goduto del gran clangor a sorpresa.
    Nel caso il Camerlengo decida di darsi alla macchia fino alla Luculliana di fine anno con l'intenzione di limitare il rischio a danno dei Confratelli privi dei propri amati menù, sappia che in tale occasione gli verrà comminato un guidrigildo greve per ogni occasione da lui mancata.
    Ultima cosa: se ricordo bene l'ultimo Gran Clangor a un non stellato deve essere stato Silverio al Mirasole circa dieci anni fa.

    RispondiElimina