Blog di discussione su enogastronomia per chi, come la Confraternita delle Franche Forchette, è sempre alla ricerca della sublimazione della tavola in tutte le sue declinazioni: cucina, vino e sala.



domenica 1 dicembre 2013

Agape di Novembre: Trattoria La Rosa, Sant'Agostino (FE)


Agape di Novembre: Tuber Magnatum Pico.
Il tartufo bianco è stato il protagonista di questo nostro appuntamento autunnale, condito dal calore e dall'accoglienza della famiglia Malaguti che gestisce questa curata locanda da oltre un secolo, e che pur trovandosi vicino all'epicentro, ha fortunatamente resistito al disastroso sisma dello scorso anno. 
Posta sugli argini di un canale del Reno, ed ai confini del bosco della Panfilia, la trattoria La Rosa vanta una consolidata tradizione nelle proposte a base di tartufo bianco, storicamente raccolto nel bosco adiacente, e quindi per placare le voglie dei Confratelli amanti del prezioso tubero questa trattoria è stata prescelta dalla coppia di cucina come sede del nostro incontro mensile.
Dopo un breve trasferimento in pulmino, non esente da contrattempi dovuti a malfunzionamenti del navigatore satellitare e a strade interrotte, troviamo ad accoglierci il patron Francesco Malaguti e il figlio Mattia, che con l'aiuto di Leandro ed Elena rappresenteranno la brigata di sala che ci condurrà lungo la serata.
Appena accomodati nella saletta in cui è stato imbandito il nostro tavolo, ci viene servito il primo vino prescelto dal Gran Maestro d'Anfora,  il Brut Nature di Stocker 2008, insieme ad una deliziosa sequenza di amouse bouche, tra cui un notevole ed incredibilmente leggero Parmigiano fritto.
In attesa del primo degli antipasti celebriamo l'investitura del Postulante, che in seguito alla brillante prova superata al ristorante Al Cambio, viene elevato al grado di Converso, ultimo gradino prima di poter accedere al rango fraterno.
Tra le altre cose è da segnalare la presenza di un graditissimo ospite che, suo malgrado, si presenta per la seconda volta al nostro desco, buon viatico quindi per la richiesta di postulantato, anche considerando il fatto che la Confraternita è ben felice di incontrare quelle rare persone che ritengono la sublimazione del palato fra gli scopi principali della vita.
Il primo degli antipasti ad uscire dalla cucina di Alessio Malaguti e di sua madre Adriana è l'uovo di Paolo Parisi con tartufo bianco, tradizionale piatto nato per esaltare il profumo del tartufo bianco, affettato a profusione sul piatto ed abbinato allo Chardonnay 2011 di Les Cretes, che con le sue note burrose e vanigliate regge il confronto con la sapidità, grassezza e soprattutto i profumi del piatto.
Il secondo piatto ad essere proposto dal Gran Credenziere è l'unico della serata che non prevede tartufo bianco, ma funghi porcini di assoluta qualità provenienti dall'Alto Adige: Sformato di verdura dalla ricetta dell'Artusi con porcini testa rossa



In abbinamento su questo piatto manteniamo sempre il profumato Chardonnay valdostano, mentre sul prossimo piatto, un altro classico immancabile a base di tartufo bianco, cambiamo vino e proponiamo un grande bianco Italiano, il Verdicchio Villa Bucci riserva 2006 con le Fettuccine di matterello, burro di Fobello, reggiano riserva e tartufo bianco



Ottime tagliatelle, di spessore, ruvidità e cottura esemplare, non troppo burrose e generosamente ricoperte di profumato tartufo bianco (da affettare fino al primo sangue...come richiesto da un Confratello). L'abbinamento con il vino non è risultato centrato come quello precedente, seppur il Villa Bucci,  a livello assoluto,  sia decisamente superiore, come complessità, sapidità e persistenza, del precedente Chardonnay.
Scovata nei meandri della carta dei vini durante la prova, il Maestro d'Anfora propone, sul prossimo piatto, una magnum della Stoppa 1990.
Purtroppo una discreta ossidazione, pur piacevole per alcuni, causava la discesa in campo della riserva designata, fatta stappare in precedenza consci del fatto che probabilmente ci sarebbe potuto essere qualche problema dovuto all'età sul vino di Elena Pantaleoni: su una tradizionale cotoletta al tartufo bianco quindi abbiniamo un Barbaresco Rabaja riserva 2007, dei produttori del Barbaresco, sempre in magnum.






Lo stesso Barbaresco ci accompagnerà su un piatto storico della trattoria La Rosa, la Parmigiana di tartufi, in pratica burro, parmigiano riserva fuso e tanto tartufo bianco: piatto grasso e dai sapori decisi bilanciato perfettamente dai tannini e dalla freschezza del giovane Barbaresco.




Con quest'ultimo piatto, decisamente sostanzioso, possiamo dire sopita la voglia di tartufo per quest'anno fraterno. Dalla cucina infine, arriva sulla nostra tavola una dolcezza finale: lo Zabaione montato con le uova di Paolo Parisi e i savoiardi.


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Zabaione incredibilmente soffice, che Alessio Malaguti ha proposto anche recentemente alla maratona di 30 ore dell'Accademia dei Signori del Barbecue svoltasi a Casalecchio di Reno, e che noi abbiamo abbinato al Vin Santo Occhio di Pernice 1997 di Melini per concludere quest'Agape ricca di profumi, in questa Trattoria dove l'accoglienza dell'ospite è un affare di famiglia da oltre un secolo, e dove il calore e la cortesia della famiglia Malaguti rappresentano un valore aggiunto che la fanno preferire a ristoranti più blasonati ma con un servizio più freddo e distaccato.
Ad Agape conclusa, considerando lo stato a dir poco impresentabile delle cappe di alcuni confratelli, tra cui quella dell'immarcescibile Gran Maestro, che nell'intervallo fra le Agapi si narra  venga conservata nella cuccia del cane,  abbiamo assistito ad un siparietto finale  in cui il Confratello ideatore dei preziosi e prestigiosissimi  portacappa illustrava, una volta per tutte, la corretta procedura di piegare e conservare al meglio i nostri agognati paludamenti.

Prossimo appuntamento al ristorante Marconi, nostra casa madre, per l'Agape Luculliana di Dicembre.




Trattoria "La Rosa"

via del Bosco, 2
SANT'AGOSTINO (Ferrara)
Tel. e Fax 0532/84098

www.trattorialarosa1908.it




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