Blog di discussione su enogastronomia per chi, come la Confraternita delle Franche Forchette, è sempre alla ricerca della sublimazione della tavola in tutte le sue declinazioni: cucina, vino e sala.



martedì 25 ottobre 2011

Ristorante I Carracci, Bologna



A Bologna l'Hotel Baglioni è un'istituzione: tutti conoscono il 5 stelle Lusso di Via Indipendenza (in realtà ora diventato Grand Hotel Majestic "Già Baglioni"...) pochi invece sanno che il ristorante dell'Hotel è aperto agli ospiti esterni e il suo ingresso è in Via Manzoni, laterale della principale Via Indipendenza. In Alta Badia i tre ristoranti stellati della valle sono tutti inseriti all'interno di lussuosi hotel; il miglior ristorante di Roma, il tristellato La Pergola, è all'ultimo piano dell' Hotel Cavalieri Hilton: in Italia sono molti gli esempi di ristoranti stellati e pluristellati inseriti all'interno di strutture alberghiere.....
A Bologna l'alta ristorazione d'hotel praticamente non esiste, e in realtà fatica ad esistere anche la ristorazione normale. Che la colpa sia delle fiere, che riempiono le stanze d'albergo e costringono gli astanti a nutrirsi velocemente per sopravvivere tra uno stand e l'altro, se ne discute da lustri.

Altra colpa forse è da ricercare nel cittadino bolognese, che mediamente spicca voti altisonanti all' esame di gastroignoranza, e che viene quindi ricompensato dalla scarsa qualità dei ristoranti felsinei, che comunque ama frequentare con inspiegabile assiduità (intendiamoci, esistono poche, lodevoli, eccezioni...).

Il ristorante, circa 50-60 coperti, è situato in un salone cinquecentesco con le pareti in tessuto verde damascato e il cui alto soffitto è interamente ricoperto da affreschi della scuola dei fratelli Carracci, da qui appunto il nome.

Accoglienza cortese e raffinata, noblesse oblige, e servizio sempre presente e preciso, mai invadente.

Dietro ai fornelli una nostra vecchia conoscenza, seppur ancora giovane d'età: Giacomo Galeazzi, uno dei Cammerucci's boys al Lido Lido di Cesenatico, ed in epoca più recente da Christy ad Anzola Emilia dove nel 2007 fu ottimo regista di una nostra Agape.

Note dolenti dalla cantina: carta dei vini inadeguata al tipo di locale, sia per numero di etichette che soprattutto per fantasia e attualità (sembra una carta degli anni '80...), senza considerare i ricarichi da tristellato su alcune bottiglie, ad es. Cervaro della Sala a 50,00 € e Trebbiano di Valentini, di recente annata, a 90,00 € (!).

Riesco comunque a trovare una mosca bianca, un ottimo Pinot Bianco Vorberg ris.2008 di Terlano a 28,00 €......

Non molto vario il cestino dei pani, fatti in cucina e serviti tiepidi, peccato siano presentati accompagnati da una vaschetta in alluminio monoporzione di burro salato che fa tanto prima colazione continentale.

In apertura un delicato sformato di ricotta allo zafferano su crema di sedano, propedeutico ad un menù degustazione di mare che si apre con gamberi rosa in marinata di agrumi e cardamomo con insalata di pesche, germogli e mandorle tostate: piatto interessante, probabilmente il migliore della serata, in cui la dolcezza del gambero e della pesca giocano con la profumata acidità della marinatura e la sapida croccantezza della mandorla tostata. Molto buono, anche se non da "gamella"......

Spiedo di tonno ai ferri con pappa al pomodoro, pesto di capperi e ricotta affumicata: piatto storico di Galeazzi, già in menù da Christy nel 2007, in questa versione con l'aggiunta di qualche grammo di ricotta affumicata col compito di dare sprint al piatto, altrimenti abbastanza, se non troppo, delicato. Buono anche questo, ma non indimenticabile.

Spaghetti alla chitarra in salsa di granchio con zucchine in fiore e calamaro grigliato: precisa la cottura della pasta, armonica la salsa al granchio e buoni i ciuffetti di calamaretto grigliato, usati però in quantità più decorative che altro; e anche per questo piatto vale il commento dello spiedo di tonno, buono ma non indimenticabile.

Discreto anche il trancio di baccalà in olio extravergine con crostone di pane inzuppato e pizzaiola estiva, reso morbidissimo da una cottura in olio extravergine a 60°.

Chiudiamo in bellezza con due validi dessert: Semifreddo alla liquirizia con composta di frutti di bosco e Zabaione ghiacciato con salsa ai fichi e frutta secca in abbinamento a quest'ultimo un calice di Moscato di Siracusa Aulòs, di Blundo (72/100, non uno di più, a 10,00 € al calice.........)

Piccola pasticceria (presente, ma veramente piccola....) e caffè chiudono la cena.

Alcune personali considerazioni: l'ambiente lussuoso, il servizio impeccabile e la cucina rassicurante e senza sbavature sembrano cuciti addosso ad una ricca clientela internazionale, interessata a trascorrere il tempo a tavola discutendo di affari, senza alcuna interferenza di natura enogastronomica; lo conferma anche il fatto che, nel paio d'ore trascorse all'interno del ristorante gli unici altri tavoli occupati, due per la precisione, hanno visto rapidamente passare una coppia anglo-sassone e quattro uomini di lingua araba, tutti ospiti dell'Hotel.

Peccato, perchè sento che la cucina potrebbe dare di più ma sembra limitata a rimanere nel suo angolo, senza rischiare di distrarre l'avventore, sicuramente impegnato in conversazioni di alta finanza.

C'è però da aggiungere che, come prima visita, abbiamo provato solo piatti di mare, e si sa quanto gli Chef marchigiani (Uliassi in primis, ma anche Cammerucci, Pompili e lo stesso Galeazzi) diano il meglio con la carne e la cacciagione: lo stesso Galeazzi, da Christy, ci deliziò con delle ottime mezzelune di faraona e una mitica coscia di coniglio farcita di animelle e arachidi. Considerando il fatto che dai primi di Novembre il menù cambierà, si renderà necessaria un'ulteriore visita, questa volta incentrata sui piatti terricoli, per confermare o meno queste prime impressioni.

Per concludere: menù degustazione pesce, tre portate più dessert a scelta dalla carta (...e amouse-bouche e piccola pasticceria) a 50,00€....Oscar qualità prezzo....Ci sono trattorie sui colli bolognesi dove si mangia peggio a prezzi superiori.....

Ma ci sono anche trattorie sui colli bolognesi che hanno carte dei vini migliori........


Grand Hotel Majestic "Già Baglioni" - www.duetorrihotels.com
Via Indipendenza, 8 - 40121 Bologna, Italia - tel: +39 051 225445


3 commenti:

  1. Caro Andrea, ma quando lo hai visitato? Il menù sembra da estate piena (pesche a ottobre? Quando mai!), quindi totalmente decontestualizzato adesso.
    Nulla di particolarmente invogliante, probabilmente con un menù di terra andava meglio, anche al Lido Lido era preferibile restare lontani dal mare in cucina, anche se il mare là era a due passi due dal ristorante.
    Le guide uscite in questo periodo confermano la pochezza della ristorazione bolognese (pure quella delle osterie!), nessuno stupore quindi che sia mancato l'acuto.
    (da quando ho aperto l'account personale di google non riesco più a commentare come Ipercritico, palle la mia pochezza tecnologica)

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  2. In effetti le pesche alla fine di ottobre, in Italia, sono una rarità......:-)
    Comunque ieri pomeriggio era già esposto il nuovo menù(aumentato a 52,00€....), e ribadisco la mia curiosità nell'andare a provare il terricolo....
    La prova d'ingresso per i due conversi invece sarei più orientato a farla all'Anice Stellato, visto la qualità decisamente superiore...

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  3. Anice stellato... mi torna in mente un piatto mangiato secoli or sono da Teverini che conteneva questa spezia dal vago sapore di cassetto della biancheria: emetico al massimo. Ora mi basta il nome per schivare qualunque piatto la contenga, idem per la lavanda.
    (sempre Ipercritico, sempre con difficoltà tecniche a loggarmi)

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